La Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia

 La Confederazione riunisce oggi oltre 700 confraternite, alle quali aderiscono circa 670.000 iscritti, dei quali oltre centomila sono impegnati permanentemente in opere di carità (i confratelli cosiddetti "attivi"). Sono diffuse in tutta la Penisola e la loro azione è diretta, da sempre, a soccorrere chi si trova nel bisogno e nella sofferenza, con ogni forma di aiuto possibile, sia materiale che morale.
Le Misericordie sono presenti in tutte le Regioni ad eccezione della Valle d'Aosta con la seguente distribuzione:
Toscana (311): Firenze (53), Massa (8), Lucca (53), Pisa (42), Grosseto (27), Arezzo (35), Pistoia (17), Siena (57), Livorno (15) e Prato (4). Altre Regioni: Sardegna (18), Sicilia (81), Calabria (18), Basilicata (3), Puglia (41), Campania (67), Lazio (26), Abruzzo (12), Molise (4), Marche (2), Umbria (8), Emilia Romagna (14), Liguria (1), Veneto (2), Friuli (3), Lombardia (3), Piemonte (6) e Trentino (1).
Le Misericordie sopra indicate rappresentano circa duecentocinquantamila iscritti e oltre sessantamila volontari attivi. Alle sopra elencate sedi di Misericordia devono poi aggiungersi oltre 120 sezioni sparse sul territorio nazionale con le quali si superano le settecento sedi operative del Movimento.
Dai dati sopra riportati si può evincere il forte sviluppo che le Misericordie hanno avuto nel centro sud dove a causa di eventi calamitosi del passato sono nate numerose associazioni. Ciò a testimoniare l'impegno e la motivazione che le Misericordie toscane hanno saputo trasmettere, nei valori e e nell'ispirazione dei padri fondatori della misericordia.
Attualmente le Misericordie operano in molteplici e complessi servizi nell'ambito socio-sanitario, avvalendosi di strutture moderne e di oltre 2500 automezzi. I principali settori di intervento sono i seguenti: Trasporti sanitari e sociali, emergenza/urgenza e pronto soccorso con operatività 24h/24 protezione Civile con gruppi attrezzati e specificamente addestrati, onoranze funebri, gestione cimiteriale, gestione di ambulatori specialistici, gestione di case di riposo, servizi emodialisi autogestiti, assistenza domiciliare ed ospedaliera, telesoccorso e teleassistenza, assistenza a carcerati, anziani, immigrati, portatori di handicap, tossicodipendenti, malati di AIDS, prevenzione dell'usura, consultori familiari, servizio di telefono amico, raccolte di aiuti e missioni umanitarie internazionali. La Confederazione pertanto in funzione dei servizi resi dalle confederate opera a sostegno della progettualità, della consulenza e dell'innovazione verso le associate anche con corsi di qualificazione e formazione sia per i dirigenti delle Misericordie stesse (in molti casi vero e proprio Management) che verso i singoli confratelli.
Per operare in modo concreto ed organizzato la Confederazione ha la propria sede all'interno della quale realizzare gli spazi necessari all'attività istituzionale come più sopra indicati. Il complesso di Via dello Steccuto, angolo Via delle Panche, in Firenze rappresenta certamente un punto di riferimento concreto per la realizzazione di infrastrutture necessarie a tutta l'attività ed in particolare: aule di formazione centrale operativa di II livello centro di riferimento protezione civile. La nuova sede Confederale rappresenta inoltre il punto di riferimento non solo per tutto il Volontariato di Firenze e della Toscana ma anche per quello nazionale, assumendo così nel settore un ruolo ancora più importante a tutto vantaggio anche dell'immagine della nostra Regione.

La Storia: L'Unione Federativa delle Misericordie viene fondata a Pisa il 21 Novembre 1899 con la delibera e l'approvazione dello Statuto. La costituzione della Commissione per la stesura dello Statuto è l'atto conclusivo dei lavori del Congresso tenutosi a Pistoia il 24 e 25 settembre precedente (1899), nel corso dei quali, per la prima volta nella storia le Misericordie si riuniscono per discutere congiuntamente della loro esperienza e tracciare un cammino comune. L'iniziativa della convocazione di un Congresso viene assunta dalla Misericordia di Pistoia che inizialmente intendeva celebrarlo in occasione dei festeggiamenti per il proprio IV centenario (1500-1900), ma motivi di opportunità generale ne consigliarono l'anticipazione: - lo svolgimento del Congresso si rivelò subito problematico - la Commissione, insediata il 14 gennaio 1899 per organizzare l'incontro nazionale, ebbe difficoltà ad individuare tutte le Confraternite esistenti come risulta dall'atto di costituzione della stessa Commissione.
Per secoli erano mancati i contatti e ciascuna Associazione aveva avuto una evoluzione autonoma che si era misurata solo con la sua realtà locale. Ora la Commissione avrebbe dovuto ricercare e contattare le Misericordie disperse sul territorio e ricondurle in un luogo comune dove avrebbero potuto scoprirsi, nonostante la lontananza dei secoli, sorelle. Il compito apparve difficile e la Commissione riuscì ad assolverlo almeno in parte grazie alla collaborazione assicurata da alcune diocesi. Al termine di questa indagine vennero individuate 77 Misericordie a cui la Commissione inviò la Circolare di invito. Risposero all'appello soltanto 45 di esse (di cui 9 soltanto per lettera). Le riunioni del 24 e 25 settembre videro la partecipazione attiva di sole 36 Misericordie di cui 7 rappresentate per delega. Fra i presenti vi erano i rappresentanti dei grandi sodalizi delle città capoluogo della Toscana, ma anche rappresentati delle piccole associazioni dell'estrema periferia. E' significativo il contributo al dibattito offerto proprio da queste piccole Associazioni, così come emerge dai Verbali del Congresso, dimostrando una vitalità ed una attenzione all'evolversi dei tempi davvero sorprendente. I lavori congressuali, che terminano il 25 settembre, confermarono il Conte Cesare Sardi, rappresentante della Misericordia di Lucca e della Misericordia di Borgo a Mozzano, quale primo Presidente delle Misericordie. Il Discorso conclusivo tenuto dal Conte Sardi tracciò la fisionomia della neocostituita Federazione e del nascente movimento.